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I limiti ai compensi degli amministratori delle società partecipate non in controllo pubblico

Una delle questioni su cui il confronto tra gli operatori è più acceso, per di più in tempi di “spending review” riguarda i limiti ai compensi degli amministratori delle società a partecipazione pubblica.

di Edoardo Rivola

Nel quadro delineato dall’art. 11 del D.lgs. n. 175/16 e in procinto di giungere in dirittura di arrivo con il suo decreto attuativo, dopo un’attesa durata quasi tre anni, le società non controllate sembrerebbero non ricadere nel suo perimetro e questo contribuisce ad alimentare i dubbi interpretativi.

I commi 6 e 7 dell’art. 11, intitolato espressamente alle società in controllo pubblico, rappresentano le uniche disposizioni attualmente in vigore che trattano dei compensi agli organi di amministrazione e di controllo di organismi societari partecipati da Enti Locali e dei loro limiti.

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