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Il nuovo metodo ARERA per la tariffa sui rifiuti

Com’è noto, l’ARERA ha competenze in materia di regolazione che riguardano, tra altro, la promozione della concorrenza e dell’efficienza dei servizi di pubblica utilità (cfr. art.1, comma 1 legge n. 481/1995), anche in materia dei rifiuti (art.1, comma 527 legge n. 205/2017).

di Alberto Pierobon

Con propria deliberazione del 31 ottobre 2019, n. 443/2019/R/RIF l’Autorità è intervenuta sulla “definizione dei criteri di riconoscimento dei costi efficienti di esercizio e di investimento del servizio integrato dei rifiuti, per il periodo 2018-2020”(1), ovvero sul nuovo metodo tariffario rifiuti (MTR) relativo al servizio integrato di gestione dei rifiuti (periodo 2018-2021). Pervero l’Autorità aveva, in parte qua, già emanato più deliberazioni e documenti per la consultazione (e memorie).

Ricordiamo che il precedente metodo, che ha preso l’abbrivio col d.lgs. n. 22/1997 (cosiddetto “decreto Ronchi”) veniva attuato con il d.P.R. n. 158 del 1999 che recava il c.d. “metodo normalizzato” (MN), ed era stato poi meticciato, nel tempo con stratificati interventi non solo normativi (pur rimanendo il provento nell’alveo tributario).

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