MAGGIOLI EDITORE - Public Utilities


Ddl Concorrenza: via libera del Consiglio dei ministri
Il Consiglio dei ministri (n. 45) si è riunito nel pomeriggio di ieri a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi, per varare il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021

Il Consiglio dei ministri (n. 45) si è riunito nel pomeriggio di ieri a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente Mario Draghi, per varare il disegno di legge annuale per il mercato e la concorrenza 2021. Si tratta di uno dei principali obiettivi presi dal governo nel PNRR, con il quale si è impegnato ad affrontare – entro la fine dell’anno – norme sui seguenti settori:
– servizi pubblici locali;
– energia;
– trasporti;
– rifiuti;
– avvio di un’attività imprenditoriale;
– vigilanza del mercato.

Le finalità

Come si legge nel comunicato ufficiale emesso da Palazzo Chigi, il disegno di legge ha dunque come finalità:
– promuovere lo sviluppo della concorrenza, anche al fine di garantire l’accesso ai mercati di imprese di minori dimensioni;
– rimuovere gli ostacoli regolatori, di carattere normativo e amministrativo, all’apertura dei mercati;
– garantire la tutela dei consumatori.
Il testo interviene sulla rimozione delle barriere all’entrata dei mercati, sui servizi pubblici locali, su energia e sostenibilità ambientale, sulla tutela della salute, sullo sviluppo delle infrastrutture digitali e sulla rimozione degli oneri e la parità di trattamento tra gli operatori.

Una riforma scandita dall’applicazione del Recovery Plan

Si tratta di una delle riforme più attese del Recovery Plan, che ne prevedeva in realtà la presentazione in Parlamento già entro luglio. I ritardi – si legge sul Sole 24 Ore questa mattina – riflettono le difficoltà di cucire un provvedimento condizionato in questi mesi dalle spinte contrastanti dei partiti della maggioranza, dalle resistenze dei singoli ministri e, in entrambi i casi, dai timori per le reazioni delle categorie più coinvolte. Alla fine il testo, atteso ora alla prova delle Camere, perde diversi pezzi rispetto al disegno originario e su alcuni punti appare meno incisivo di quanto prospettato.
Permane l’annoso nodo dell’attuazione della direttiva Bolkestein: non c’è l’attesa accelerazione sulle gare per gli stabilimenti balneari e il commercio ambulante. Prevale il veto della Lega. Come scrive Carmine Fotina sul Sole 24 Ore “si procede solo a una delega al governo che entro 6 mesi dovrà costituire un sistema informativo sulle concessioni, che ne dettagli beneficiari, durata, rinnovi e proficuità dell’utilizzo economico del bene. Si prevede di affidare al Ministero dell’Economia la banca dati, ma in realtà un monitoraggio era stato già previsto fin dal 2010 (decreto ministeriale del 30 luglio relativo al progetto “Patrimonio Pa”). Sui balneari, si attende anche la sentenza del Consiglio di Stato e in caso di bocciatura della proroga al 2033 il tema delle gare potrebbe tornare sul tavolo più avanti”.

>> CONSULTA IL COMUNICATO UFFICIALE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI n. 45.


_