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Lo stretto sentiero dell’in house nel decreto di riordino. I dubbi sul PEF per i servizi non a rete
A cura di Stefano Pozzoli

Sul banco degli imputati del PNRR (come risulta dal documento “allegato riveduto della decisione di esecuzione del Consiglio” della Commissione Europea dell’8 luglio 2021, il c.d. CID, ovvero il “Council Implementation Decision”) è senza dubbio l’in house providing.

In realtà il decreto di riordino, potendo intervenire solo sui servizi pubblici locali e non sull’in house nel suo complesso, si trova a dover operare lungo un sentiero stretto, i cui confini sono rappresentati dal TUSP da un lato e dal Codice degli Appalti dall’altro (che poi, in realtà, nella sua ultima versione, successiva però al Decreto di riordino, ha abdicato al suo ruolo).

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