Il divieto contenuto all’articolo 5 comma 9 del DL n. 95/2012 come conv. in legge n. 135/2012 ha posto, sin dalla sua esistenza, enormi problemi attuativi e interpretativi per tutti quei soggetti posti in quiescenza che lavorano o intendono lavorare in società a controllo pubblico.
A comprova della difficoltà applicativa e interpretativa del predetto testo, la Corte dei conti, Sezione Regionale di Controllo per la Lombardia, è intervenuta recentemente con la pronuncia n. 147 del 23 maggio 2025 con una interpretazione molto utile.
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