Le azioni di responsabilità nei confronti degli amministratori di una società partecipata

Loris Landriani 14 Febbraio 2018
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L’art. 12 del TUSP sottolinea il tema delle azioni di responsabilità civilistiche, attribuendogli il ruolo di strumento principe nei casi di responsabilità degli amministratori di società partecipata e confermando che l’azione contabile riguarda solo le società in house

Il presupposto di questa famiglia di azioni è il rapporto fiduciario tra soci proprietari e amministratori gestori (Cottino, 1999: 431), anche se queste azioni rischiano di divenire uno strumento deterrente più che risarcitorio, come lo spirito originario della norma auspicava (Bonelli, 1992: 393).

I presupposti delle azioni di responsabilità

L’eventuale inadempimento riguarda infatti, essenzialmente i doveri imposti dalla legge e dallo statuto, oltre al mancato rispetto dell’obbligo di intervento e di vigilanza, tipici del ruolo degli amministratori (art. 2392).

Al netto dei casi che prevede la normativa stessa (atti illeciti, fuori dallo statuto e dall’oggetto sociale, atti compiuti in conflitto d’interessi) risulta complesso, e quindi discrezionale, l’individuazione di un nesso logico causa-effetto tra responsabilità degli amministratori e danno causato ai soci (Jaeger 1988, Sentenza della Cassazione n. 3032 del 15.02.2005).

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