Il confine tra pubblico e privato nella disciplina dei rapporti di lavoro delle società in house: i vari nodi che non sono stati sciolti dal TUSPP

Il confine tra pubblico e privato nella disciplina dei rapporti di lavoro delle società in house continua ad essere estremamente incerto e tale da richiedere continui sforzi interpretativi nonostante il tenore letterale dell’art.19 del D.Lgs 175/16 (Tusp).

A cura di Edoardo Rivola e Maria Orsetti – Dipartimento di Economia e Management, Università di Pisa

L’art. 19, D.Lgs. 19 agosto 2016, n. 175 è una norma che ha l’obiettivo di chiarire definitivamente l’articolato sistema dei rapporti di lavoro alle dipendenze delle società in controllo pubblico definito con l’introduzione ad opera dell’art. 18, D.L. 25 giugno 2008, n. 112 (conv. con mod. in Legge 6 agosto 2008, n. 133), così come modificata dalla Legge n. 147/2013 con l’introduzione del comma 2 bis, di regole per le assunzioni e per la mobilità dei dipendenti.

E tutta l’impalcatura su cui si regge il Tusp, come abbiamo detto, è chiara nell’assoggettare tali organismi al diritto privato, salvo le espresse deroghe contenute nel Testo Unico.

Resta però una incertezza di fondo poiché la presenza della regola della selezione pubblica reca con sé più di una questione di ordine sistematico, costringendo ad una complessa opera interpretativa.

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