In ricordo di Giuseppe Farneti

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Il Prof. Giuseppe Farneti, che è venuto a mancare in questi giorni, è stato senza dubbio uno dei protagonisti degli studi di pubblica amministrazione di matrice aziendale, nonché l’ispiratore di molte riforme riguardanti gli enti locali, a partire dal D.Lgs. 77/2005, ma già prima della legge 42/1990, tutte orientate a quel processo di aziendalizzazione in cui Giuseppe credeva molto ed a cui ha dedicato la sua vita.

È stato Presidente della Commissione Enti Locali del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti prima e di quella del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili dopo l’unificazione dei due Ordini, Vicepresidente dell’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali, ai tempi della Presidenza di Antonio Giuncato, ed era tuttora membro dello Standard Setter Board per la contabilità accrual organizzato presso la Ragioneria Generale dello Stato.

Un accademico di qualità ed un grande professionista, ma soprattutto un lavoratore instancabile ed una persona generosa ed entusiasta, mai invidioso delle qualità altrui, ed anzi sempre pronto a valorizzare chi giudicasse di valore.

Insieme abbiamo curato più pubblicazioni, da Principi e sistemi contabili negli enti locali. Il panorama internazionale, le prospettive in Italia (FrancoAngeli, 2005) a quella sul Bilancio sociale di mandato (Ipsoa, 2005), e ci siamo trovati a collaborare dall’Osservatorio sulla finanza e la contabilità degli enti locali, così come nelle Commissioni del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, dove facevamo trio fisso con Antonino Borghi.

Per me Giuseppe è stato un punto di riferimento come studioso, un professionista da prendere ad esempio, ma soprattutto un grande amico, con cui abbiamo condiviso momenti di entusiasmo e delusioni, ed anche occasioni di divertimento e convivialità, sempre convinti che la vita fosse fatta di tante cose.

Con Giuseppe Farneti finisce definitivamente una importante stagione di riforme, in parte di successo ed in parte tradite dalle inevitabili resistenze al cambiamento ed al mutare delle cose. Certo è che il suo contributo ha segnato il corso della Pubblica Amministrazione locale e che il suo approccio pragmatico ma visionario, ci mancherà moltissimo.

Al cordoglio si unisce lo staff di Maggioli Editore

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