L’aumento di capitale con sacrificio del diritto di opzione nelle società pubbliche. Non bastano le disposizioni civilistiche

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Le scarne disposizioni sulle operazioni straordinarie lasciano molti spazi ai dubbi ed alle più originali interpretazioni giurisprudenziali.

Una delle operazioni che lascia più margini di incertezza è forse l’aumento di capitale con sacrificio del diritto di opzione, riservato ad un nuovo socio privato.

Il tema, ovviamente, non riguarda la società in quanto tale, quanto piuttosto l’espressione di volontà dei soci pubblici, i quali si trovano a dover rispettare il regime vincolistico prospettato dal D.Lgs. 175/2016 (TUSP).

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