È sfumata, a quanto pare, la possibilità di avere dei soci finanziari nelle società in house.
Infatti, il decreto legge Ambiente, nella sua versione ora pubblicata in Gazzetta Ufficiale (DL 153/2024), ed ora assegnato alla 8ª Commissione permanente (Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica) del Senato, non porta più la previsione, seppur limitata al servizio idrico integrato, di poter accogliere nel capitale delle società in house providing un socio privato, nei limiti del 20% del capitale ne senza potere di veto.
Come noto, l’art. 16 del TUSP ammette i soci privati nell’in house providing “solo se non vi sia partecipazione di capitali privati, ad eccezione di quella prescritta da norme di legge e che avvenga in forme che non comportino controllo o potere di veto, né l’esercizio di un’influenza determinante sulla società controllata”.
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