Obbligo di applicare la normativa anticorruzione per la società a partecipazione pubblica maggioritaria. Salvo dimostrazione contraria

4 Novembre 2019
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di V. Giannotti, G. Popolla

In considerazione della discordanza delle posizioni assunte dalle Sezioni Riunite della Corte dei conti, in sede di controllo e giurisdizionale, l’Autorità Anticorruzione definisce, con la deliberazione n. 859/2019, il perimetro di applicazione della normativa anticorruzione e della trasparenza alle società partecipate da più amministrazioni pubbliche, utilizzando una posizione mediana.

Sono, pertanto, soggette a controllo dell’Autorità le società partecipate da più amministrazioni pubbliche qualora possiedano un capitale sociale maggioritario (tesi delle Sezioni Riunite in sede di controllo), salvo la dimostrazione da parte della società sia dell’assenza del coordinamento formalizzato tra i soci pubblici, desumibile da norme di legge, statutarie o da patti parasociali, sia dell’influenza dominante del socio privato, ove presente nella compagine societaria (tesi delle Sezioni Riunite in sede giurisdizionale e del Consiglio di Stato).

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