Sezione di controllo della Corte dei Conti ed articolo 5 del TUSP. Forma o sostanza?

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È noto quanto, PNRR o meno, il Paese abbia una grande esigenza di ridurre la frammentazione dei servizi pubblici locali, ed in particolare di quelli a rete.

Questo, infatti, è un passaggio fondamentale per aumentare l’intensità di investimento, per la quale non bastano le risorse finanziarie ma serve anche una capacità progettuale ed industriale adeguata.

Una necessità impellente, quindi. Eppure la normativa recente, dalla legge sulla concorrenza al decreto di riordino, sembra, più che favorire i processi di riorganizzazione dei servizi, ostacolarli con maggiori pretese di carattere amministrativo, a cui spesso sfugge la sostanza delle cose.

Posso io fare velocemente, come sarebbe magari necessario, una operazione, se devo attendere 60 giorni per il parere della Corte dei Conti ed altri 60 per sottoscrivere il contratto di servizio (c.d. clausola stand still)?

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