Si chiedeva, per altro, di non derogare a quanto già previsto dal decreto Anticorruzione, all’art. 12 e all’art. 5 del SalvaItalia: “resta fermo quanto disposto dall’articolo 12 del decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39, e dall’articolo 5, comma 9, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 135”, ma è altresì chiaro che questo regolamento non doveva avere intenti modificativi della normativa vigente, al punto che, a differenza di quello sui compensi, non è neppure previsto un passaggio dalle commissioni parlamentari.
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