Lo stato del servizio idrico in Italia

L’Assemblea dell’ONU ha riconosciuto “il diritto umano all’acqua potabile pulita e sicura, e ai servizi igienici, essenziali per il pieno godimento della vita e dei diritti umani”.

A cura di Francesca Mazzarella (direttore Fondazione Utilitatis)

Sebbene dal 2000 ad oggi più di 1,8 miliardi di persone abbiano ottenuto l’accesso all’acqua potabile e ai servizi idrici di base, il 29% della popolazione, ovvero 2,2 miliardi di persone, ancora non gode di questo diritto. L’esperienza della pandemia da Covid-19 ha bene evidenziato l’importanza dell’utilizzo dell’acqua come forma di prevenzione per la salute umana e quindi la necessità di garantire il suo utilizzo.

L’obiettivo di estendere a tutti l’accesso all’acqua potabile deve necessariamente essere accompagnato da azioni che garantiscano l’uso consapevole della risorsa idrica, da parte soprattutto dei Paesi che attualmente godono di una maggiore disponibilità.

La gestione ottimale della risorsa idrica diventa per questo un obiettivo imprescindibile anche alla luce degli impatti derivanti dal cambiamento climatico.

Il cambiamento climatico costituisce ormai da tempo un argomento di ampio interesse sul piano ambientale e sociale. In generale, è ragionevole affermare che esso rappresenta anche un problema economico: è un’esternalità globale, inter-temporale e rappresenta una grande sfida per tutti.

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