Il recesso da società ex art. 24 del TUSP ed il “richiamo” all’art. 20, c. 7

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Il 30 settembre è una data importante nel mondo delle partecipate pubbliche

Scade infatti il termine previsto dal TUSP perché quei comuni che hanno previsto nel loro piano di revisione straordinaria la dismissione di partecipazioni maturino il proprio diritto di recesso e quindi da una parte essi perderanno la possibilità di “esercitare i diritti sociali nei confronti della società e, salvo in ogni caso il potere di alienare la partecipazione, la medesima è liquidata in denaro in base ai criteri stabiliti all’articolo 2437-ter, secondo comma, e seguendo il procedimento di cui all’articolo 2437-quater del codice civile” (art. 24, c. 5).

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