Dovendo il comune procedere alla nomina dei revisori della società partecipata, non avendo a disposizione un valore di riferimento cui adeguare il compenso, ha chiesto ai giudici contabili se fosse possibile definire il medesimo nel concetto di equo compenso, così come stabilito D.L. n. 148/2017.
La Corte dei conti della Lombardia (deliberazione n.125/2021) pur dichiarando il quesito inammissibile, precisa come la giurisprudenza amministrativa abbia a tal fine fornito le indicazioni necessarie per la scelta da parte dell’ente locale.
Le disposizioni normative
L’Art. 4, comma 4, secondo periodo, del decreto-legge 6 luglio 2012, n. 95, impone, in sede di determinazione dei compensi dell’organo di amministrazione delle società partecipate, la fissazione di un tetto di spesa parametrato alla spesa storica.
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