L’istituto dei contratti a termine nelle società a totale partecipazione pubblica

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Il problema della conversione degli stessi in contratti a tempo indeterminato in caso di illegittimità del termine

La Sezione Lavoro della  Corte di Cassazione nelle  due sentenze 4897/18 e 5063/18 affronta l’istituto dei contratti a termine nelle società a totale partecipazione pubblica ed in particolare il problema della conversione degli stessi in contratti a tempo indeterminato in caso di illegittimità del termine

Nelle sopra citate sentenze i Giudici hanno respinto la domanda relativa della conversione a tempo indeterminato di contratti a tempo determinato, pur in presenza di illegittima apposizione del termine ,  attribuendo natura imperativa dell’art. 18 del DL 112/2008 (abrogato dal T.U. delle Società a partecipazione pubblica) che prevedeva  che “…. le società che gestiscono servizi pubblici locali a totale partecipazione pubblica adottano, con propri provvedimenti, criteri e modalità per il reclutamento del personale e per il conferimento degli incarichi nel rispetto dei principi di cui al comma 3 dell’articolo 35 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165. 2. Le altre società a partecipazione pubblica totale o di controllo adottano, con propri provvedimenti, criteri e modalità per il reclutamento del personale e per il conferimento degli incarichi nel rispetto dei principi, anche di derivazione comunitaria, di trasparenza, pubblicità e imparzialità.”

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